I principali vantaggi della cucina “al cartoccio”, ovvero della
preparazione di un alimento avvolto in un involucro per uso alimentare
è quello di sfruttare contemporaneamente la salutare pratica della
cottura al forno e quella del vapore, con quest’ultimo che si forma
all’interno dell’involucro. Se poi l’alimento da cucinare è un pesce,
si potrà eventualmente fare a meno anche di condimenti, dal momento che
il pesce si cuocerà nel suo stesso grasso utilizzando la sua umidità
naturale, mantenendosi morbido e garantendo sapore e leggerezza. Altri
alimenti, o anche il pesce stesso, possono essere arricchiti con
condimenti vari, dall’olio al burro, dal vino al limone, dagli aromi
alle verdure, da aggiungere prima di avvolgere l’alimento. L’involucro
in cui avvolgere l’alimento deve essere una carta da forno
metallizzata, detta anche carta alluminio. Una valida alternativa a
quest’ultima è la carta oliata o vegetale che non è facile da reperire,
ma che però garantisce maggiore resistenza e soprattutto più porosità,
ovvero possibilità all’aria di penetrare all’interno dell’involucro e
“dorare” l’alimento in modo omogeneo, senza lessarlo.
La
cottura al “cartoccio” risulta più rapida degli altri metodi di cottura
e consente di salvaguardare aromi e sapori, oltre a risultare
particolarmente “spettacolare” al momento di servire l’alimento a
tavola. A questo proposito, è anche possibile sezionare l’alimento in
più parti e preparare più “cartocci” da mettere in forno, ma la cucina
italiana, proprio per una questione estetica, preferisce che venga
allestito un unico, grande involucro.